Innanzitutto proviamo a dare una definizione degli electricity prosumer e stabilire cosa li differenzia dagli utenti consumer. Al fine di dare una definizione più completa ed esaustiva possibile ci siamo affidati alle fonti disponibili in rete. Dal nostro punto di vista, la migliore è quella dell’ EPRS (European Parliamentary Research Service) che, in un Briefing dal titolo “Electricity Prosumer” del Novembre 2016 di Nikolina Šajn (vedi http://www.europarl.europa.eu/thinktank/en/document.html?reference=EPRS_BRI%282016%29593518), definisce gli stessi come utenti consumer in grado di autoconsumare parte dell’energia che producono. Volendo dare un’accezione più ampia, possono essere definiti prosumer tutti gli utenti consumer che non consumano soltanto l’energia in modo passivo, ma partecipano attivamente sul mercato energetico.
Ad oggi non esiste comunque una definizione univoca, normata o regolamentata in ambito europeo ed è per questo che lo stesso Parlamento Europeo ha posto come obiettivo la definizione comunitaria e quindi condivisa per i prosumer ed ha sottolineato l’esigenza di stabilire una nuova legislazione in materia di energia. Quest’ultima dovrà avere tra gli obiettivi primari la promozione di misure che supportino gli utenti nell’acquisire o incrementare la propria capacità di produzione ed autoconsumo dell’energia.
E’ importante sapere inoltre che esistono diversi tipi di electricity consumer, tanto che è possibile individuare almeno le seguenti quattro macro categorie:
Passiamo ora ad una breve analisi statistica sulla presenza e caratteristiche principali dei prosumer a livello nazionale, mantenendo il focus su quelli di tipo residenziale.
Secondo il Rapporto Statistico 2016 - Solare Fotovoltaico del Gestore Servizi Energetici, al 31 dicembre 2016, gli impianti fotovoltaici installati in Italia sono ben 732.053 per una potenza installata di 19.283 MW. Gli impianti di piccola taglia, ossia quelli con potenza inferiore o uguale a 20 kW, costituiscono oltre il 90% degli impianti totali installati in Italia e rappresentano il 20% della potenza complessiva nazionale.
Lo stesso rapporto evidenzia che, soltanto nell’anno solare 2016, sono stati installati più di 44.000 impianti, la quasi totalità di potenza inferiore ai 200 kW, per una potenza installata complessiva pari a 382 MW. Rispetto al 2015, gli impianti entrati in esercizio nell’anno sono aumentati circa del 10% ed è incrementata del 27,5% anche la potenza annualmente installata.
Abbiamo analizzato poi la distribuzione dei prosumer nei diversi settori di attività e, dei 732.053 impianti installati in Italia, circa il 79% afferiscono al settore domestico mentre la maggior parte della potenza (51%) è relativa al settore industriale. Per quanto riguarda gli impianti istallati nel corso del solo anno 2016 invece, l’85% delle unità produttive è riconducibile al settore domestico. Il 90% dei 382 MW installati si suddivide tra il settore domestico (40%) ed il settore terziario (41%).
In termini di numerosità, infine, si osserva una grande diffusione degli impianti domestici di piccola taglia, principalmente tra 3 kW e 20 kW, seguiti da quelli con potenza fino a 3 kW.
Mentre la maggior parte della potenza installata si concentra nel settore industriale, in particolare negli insediamenti produttivi con impianti di potenza compresa tra 200 kW e 1 MW.
Ora che avete qualche nozione di base in più sui prosumer, sarete sicuramente in grado di comprendere meglio i temi come la produzione di energia, le tipologie di impianti fotovoltaici esistenti, i sistemi di accumulo o l’autoconsumo che andremo a trattare prossimamente nel nostro blog.